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All Right Blog Impariamo l'inglese
Alfabeto inglese per bambini: semplice e interattivo
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Alfabeto inglese per bambini: semplice e interattivo

Il vostro bambino ha da poco iniziato a studiare la lingua inglese? Se imposterete lo studio basandolo sull’apprendimento di cose interessanti, vostro figlio se ne sentirà molto, ma molto più coinvolto.

Durante la lezione di prova potrai

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Per questo motivo, impariamo le lettere dell’alfabeto in compagnia dei nostri personaggi preferiti, stimoliamo la curiosità venendo a conoscenza di aspetti interessanti concernenti il mondo dell’alfabeto (non perdetevi il punto n.3) e coinvolgiamo molto la memoria visiva dei bambini. Uniamo le nostre mani e partiamo per viaggiare insieme nel mondo dell’alfabeto inglese! Pronti, su, via!

 

Punto 1: lettere dell’alfabeto inglese per i bambini

Mentre siete impegnati a osservare attentamente un panda e a immaginare di accarezzare un gatto, vi forniamo queste informazioni di base:

l’alfabeto inglese ha 26 lettere, 20 consonanti e 6 vocali. 

Vi assicuriamo che imparare la lingua sarà facile, perché l’alfabeto inglese proviene da quello latino. Ma se credete che per un bambino possa essere difficile imparare a memoria tutte queste lettere, ci sono delle cose da sapere che di certo vi incoraggeranno: fino al 20esimo secolo l’alfabeto inglese contava 29 lettere. Ecco, è già più facile per noi, abbiamo tre lettere in meno 🙂.

Una lettera difficile, la Y, può avere il valore sia di vocale sia di consonante. Appuntatelo in modo da non dimenticarlo. La lettera E è quella più attiva, perché è presente nelle parole inglesi più di qualsiasi altra.  La lettera Q, al contrario, lasciateci definirla la lettera “tartaruga”, perché è quella che viene usata di meno.

Per facilitare il processo di memorizzazione vi consigliamo di salvare un’immagine dello schema complessivo dell’alfabeto, di creare  associazioni figurative con ciascuna delle lettere e di prendere una pausa di 10 minuti due o tre volte al giorno per ripetere le lettere e le parole.

 

Punto 2: Alfabeto inglese: canzoni e video.

Prendiamoci una pausa dallo studio teorico e svolgiamo un esercizio fortificante, che ci permetta un po’ di mettere in pratica le nostre conoscenze. Affrettatevi a  premere “play”: faremo pratica di pronuncia. Abbiamo 10 minuti di immersione totale nel mondo delle lettere dell’alfabeto inglese. (Avvertimento: il video ha una voce molto simpatica:))

Tre suggerimenti per trascorrere il tempo in maniera utile:

– per prima cosa ascoltate l’alfabeto per intero;

– concentratevi sulle parole associate ad ogni lettera;

– ripetete, quindi, tutte le lettere in compagnia del bambino.

Dopo aver lavorato duramente, arriva il momento di rilassarsi un po’ e di ascoltare una canzone. Vedrete voi stessi come vi sentirete così coinvolti da mettervi a cantare quasi senza accorgervene. Noi abbiamo già iniziato …A ,B, C, D, E, F, G … e ora tutti insieme!

Per consolidare la conoscenza dell’alfabeto inglese, completandola con la corretta pronuncia, cliccate sul prossimo video, fate una ripetizione e magari potrete pure ballare. Divertente e istruttivo, per voi e per il vostro bambino!

Affinché possiate far pratica di pronuncia e memorizzare le lettere attraverso un approccio interattivo, condividiamo con voi una fantastica trovata, una selezione di “Canzoni sull’alfabeto inglese”. Vi aspettano 50 minuti di audio (potete suddividere il video, ascoltando una canzone a sera), personaggi dei cartoni animati e 13 canzoni divertenti.

Una cosa irrinunciabile per restare di buon umore quando si studia.

 

Punto 3: l’alfabeto inglese: indiscrezioni sulle 26 lettere

Vi diamo l’opportunità di allargare un po’ gli orizzonti “alfabetici” dei bambini sull’alfabeto inglese. Di solito non conosciamo la storia delle lettere, la loro forma iniziale e la loro origine. Potete sfruttare queste informazioni per interessare il bambino e per alimentare la sua costanza nello studio.  🙂

Cominciamo?

“A” – abbiamo già detto che l’alfabeto inglese proviene da quello latino. Nell’antico Egitto, la lettera “A” aveva una forma capovolta e sembravano delle corna.

“B” – una volta un non ben precisato fan della lingua inglese fece un esperimento: decise di scrivere tutti i numeri a parole e scoprì che la lettera “B” viene usata solo per la parola “billion”, cioè “un miliardo”!

“C” – Benjamin Franklin voleva semplificare il linguaggio e gli venne in mente, per prima cosa, il proposito di rimuovere la lettera “C” e di sostituirla con una lettera di sua fantasia.

“D” – si tratta della lettera dell’avvertimento. I militari la usano per riferirsi alle invasioni dei nemici.

“E”- abbiamo già scritto che è la lettera più attiva. La E è presente nell’11% delle parole in lingua inglese.

“F” – nel sistema di valutazione di Bologna (spesso utilizzato nelle università) la F corrisponde alla valutazione più bassa. Lo studente, cioè, non viene autorizzato a sostenere l’esame.

“G” – nell’antica Roma la lettera “C” e la lettera “G” vennero separate. Ma in tempi ancora più  remoti, indicavano lo stesso suono e la lettera G era l’iniziale della parola cammello (gamel).

“H” – ci sono voluti mille anni affinché i britannici la apprezzassero. Inizialmente era pronunciata “eitch” ed “hatch”, molto simile alla parola “hate”  – odiare, usata di frequente.

“I” – si tratta della famosissima “i”, cioè la “e” con un punto sopra. E il punto è un segno che ha un nome: segno diacritico.

“J” – è una lettera di origini italiane, l’ultima lettera aggiunta all’alfabeto inglese.

“K” – questa sì che è una lettera sportiva. Nel baseball si usa l’espressione “ to strike out”  (fare uno strike out). E così in questo sport hanno deciso di denotare uno “strike” usando la lettera K, che ne è l’abbreviazione.

“L” –  e ora una cosa che riguarda il football, una lunga storia sport-lettera. 

“M” – amiamo questa lettera perché ci aiuta a fare esercizi per mantenere il tono dei muscoli del viso. Vediamo? Provate a pronunciarla senza stringere le labbra.

“N” – è una lettera molto acquatica. In origine rappresentava la parola “nun” , pesce, dopo di che ha prevalso l’interpretazione artistica che intende la N come la rappresentazione di un’onda del mare che va incontro a una scogliera. Provate a disegnarla.

“O” – nella lingua inglese c’è un quartetto di lettere che hanno la missione di raddoppiarsi all’inizio delle parole. La lettera “O” lo fa più spesso delle altre, come nella parola “ooky”, che vuol dire “spaventoso”.

“P”- ora, per i bambini, facciamo un esperimento nuovo con l’inglese: prepariamo una torta di lettere. Come sarà? All’inizio non lo sapevamo neanche noi, ma ora condividiamo con voi i risultati di questo esperimento. La lettera P rappresenta  la base, le vocali “o”, “i”, “e”, “a” sono le farciture. Prima prendiamo la base, poi la crema, poi un’altra base. Che cosa viene fuori? “Pip”, “pop”, “pup”. Cercate il significato di queste parole nel vocabolario della lingua inglese, troverete un sacco di significati.

“Q” – una lettera della lingua inglese silenziosa e che si nasconde. Il famoso dizionario inglese “Oxford English Dictionary” ha condotto una ricerca e ha scoperto che la lettera “Q” è stata incontrata soltanto una volta su 510.

“R” – ricordate quando abbiamo studiato la lettera “r”, facendone notare questo suono minaccioso “rrrrrrrr”? Gli inglesi hanno deciso di chiamare la “R” la lettera dei cani, perché richiama molto il loro ringhio.

“S” – abbiamo scoperto che nell’alfabeto inglese si è verificato un capovolgimento. La lettera “S” è stata chiamata, per tanto tempo, la “s lunga” e veniva scritta come la “f”. Solo all’inizio del 19esimo secolo è diventata una lettera autonoma, col suo bellissimo segno grafico. Possiamo incontrare la sua vecchia versione nei manoscritti della costituzione degli Stati Uniti.

“T” – a che cosa assomiglia questa lettera? Dopo averci pensato e ripensato abbiamo capito che la “T” è una maglietta con le maniche corte. È questa la risposta giusta! Nella lingua inglese si dice proprio così “t-shirt”. A proposito, avete mai sentito di Francis Fitzgerald, l’autore del romanzo “Il grande Gatsby”? È stato lui il primo a usare questa parola in una delle sue novelle.

“U” – assomiglia molto alla lettera “V” e non è una coincidenza. Anticamente venivano usate entrambe per indicare sia la vocale, sia la consonante. Nel XVI secolo sono state divise e la lettera “U” è rimasta esclusivamente una vocale.

“V”- la lingua inglese è molto misteriosa e varia. Per esempio, il suono di questa lettera viene pronunciato sempre, in tutte le parole nelle quali viene usata, a differenza della lettera Z o della J.

“W”- nel settimo secolo veniva scritta come “uu”. Sorprende il fatto che non venisse scritta come “vv”, ma in effetti la pronuncia è rimasta e noi chiamiamo questa lettera “double-u” .

“X” – ringraziamo Rene Descart perché l’asse x è il primo a essere studiato. E al bambino verrà ancora più facile perché, studiando l’inglese, l’avrà già incontrata.

“Y” – questa lettera viene considerata una vocale a metà e ha pronuncia differente a seconda della parola. Per esempio, in yell (gridare), viene pronunciata con un suono chiuso, come se fosse una consonante; nella parola myth (mito), viene pronunciata con un suono totalmente aperto.

“Z” – nessuno sa come e perché, ma nell’alfabeto greco la “Z” era la settima lettera, ma adesso questa lettera conclude l’alfabeto inglese.

Riepilogando, ora tutte le lettere dell’alfabeto sono come un libro aperto per noi. È veramente così! Guardate quante storie e quanti racconti racchiudono le lettere, che in apparenza sono delle cose così comuni.

Condividete queste scoperte col bambino!

 

Punto 4: 5 fatti curiosi dal mondo della lingua inglese

Prima di proporvi una selezione di belle e memorabili immagini dell’alfabeto inglese, vi suggeriamo alcuni fatti interessanti che riguardano la lingua inglese (prestate attenzione in particolare al punto 3)

Tutte le compagnie aeree del mondo comunicano in inglese – l’inglese è la lingua ufficiale per l’intera aviazione mondiale. Insegnate pure a vostro figlio espressioni da usare in aeroporto, state certi che lì quelle espressioni verranno perfettamente comprese.

Provate a immaginare: proprio mentre eravate impegnati a leggere il materiale che vi abbiamo proposto, nella lingua inglese è stata coniata una nuova parola. 4000 nuove parole ogni anno! L’inglese è la lingua più diffusa in tutto il mondo. E tutte le novità della tecnologia e del mondo dell’informazione non fanno da eccezione; permettono, anzi, di diffonderla ancora di più.

William Shakespeare può essere definito a ragione il padre della lingua inglese. Ha inventato quasi 1000 nuove parole, che sono state usate per la prima volta, nelle sue commedie. Quando studierete canzoni o brevi frasi, vi capiterà senz’altro di incontrare l’espressione “I am”. 

Si tratta della frase completa più breve che esista. In certi casi significa semplicemente “Sì”. La parola più usata, però, è “good” e significa “buono”.  È una parola facile e potete insegnarla già da adesso al vostro bambino. 

 

Punto 5: memoria visiva “Alfabeto della lingua inglese: immagini”

L’inglese risulterà coinvolgente per i bambini e non noioso se nell’insegnamento adotterete alcuni accorgimenti speciali. Vi suggeriamo di imparare l’alfabeto inglese anche attraverso le immagini.  

Se il bambino avrà modo di rivedere, mentre studia, figure che rappresentino i suoi animali preferiti e i personaggi dei cartoni animati, associate all’alfabeto, le lettere gli rimarranno sempre impresse di fronte agli occhi.

Provate anche a comunicare in lingua inglese quando parlate con vostro figlio!

Vi auguriamo di fare delle lezioni varie e ricche di informazioni!

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